Restauro di un portone
Restauro di un portone in legno di rovere dipinto, sec. XVIII° , Chiesa Parrocchiale di S. Antonino, Quattro Castella (RE)
Stato di conservazione prima dell'intervento di restauro:
Quello che si notava, guardando il portone, erano le molteplici stesure di colore effettuate in varie epoche; erano evidenti interventi precedenti di risanamento di fenditure delle specchiature causate dal naturale ritiro del legno e in parte riaperte. La parte bassa era costellata da numerosi fori in parte dovuti a tarli ed in parte a chiodi o puntine per le affissioni; a causa della forte esposizione agli agenti atmosferici (pioggia e sole battente) il legno si presentav fortemente degradato (corrosioni, fenditure ecc).Da un tassello di pulitura da noi effettuato abbiamo poi dedotto con molta probabilità che l'opera presentava in origine una colorazione (considerando che nel 700 era diffusissimo l'uso di colorare gli infissi) ad imitazione delle tonalità del bronzo ossidato.
Il nostro intervento di restauro si è svolto nel modo seguente:
* Pulitura con solvente per la rimozione degli strati di smalto superficiali
* Risanamento delle fenditure delle specchiature con legno stagionato della stessa essenza
* Integrazioni di parti mancanti o fortemente degradate (compreso i dentelli)
* Disinfestazione con PERMETAR antitarlo
* Stuccatura dei fori e delle piccole lacune con stucco idoneo per esterni
* Stesura di due mani di colore idrosolubile per esterni (la tonalità si dovrà stabilire con precisione dopo la pulitura e di concerto con la
committenza e la competente Soprintendenza)
* Stesura finale protettiva con cera microcristallina
Quello che si notava, guardando il portone, erano le molteplici stesure di colore effettuate in varie epoche; erano evidenti interventi precedenti di risanamento di fenditure delle specchiature causate dal naturale ritiro del legno e in parte riaperte. La parte bassa era costellata da numerosi fori in parte dovuti a tarli ed in parte a chiodi o puntine per le affissioni; a causa della forte esposizione agli agenti atmosferici (pioggia e sole battente) il legno si presentav fortemente degradato (corrosioni, fenditure ecc).Da un tassello di pulitura da noi effettuato abbiamo poi dedotto con molta probabilità che l'opera presentava in origine una colorazione (considerando che nel 700 era diffusissimo l'uso di colorare gli infissi) ad imitazione delle tonalità del bronzo ossidato.
Il nostro intervento di restauro si è svolto nel modo seguente:
* Pulitura con solvente per la rimozione degli strati di smalto superficiali
* Risanamento delle fenditure delle specchiature con legno stagionato della stessa essenza
* Integrazioni di parti mancanti o fortemente degradate (compreso i dentelli)
* Disinfestazione con PERMETAR antitarlo
* Stuccatura dei fori e delle piccole lacune con stucco idoneo per esterni
* Stesura di due mani di colore idrosolubile per esterni (la tonalità si dovrà stabilire con precisione dopo la pulitura e di concerto con la
committenza e la competente Soprintendenza)
* Stesura finale protettiva con cera microcristallina